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Come fare per: La via Lattea! “L’inizio di tutto (Ostia Lido)”

La via lattea: un insieme di gas, polveri e materia stellare a cui appartiene il nostro sistema solare. Via Lattea perché vista dal nostro pianeta assume un colore sul bianco misto ad altri colori più o meno intensi.

Fotografarla è sempre stato il sogno di tutti noi fotografi naturalisti. Quando non la si vede in realtà è li e precisamente a sud – sud ovest.

Ed è proprio quando non la si vede ad occhio nudo che in realtà la nostra compagna e amica fedele reflex la vede. E li scatta una delle emozioni più belle che si possano provare durante una vita da fotografo.

Invece quando ti trovi in una piana, o in un luogo buio e ti appresti a spegnere tutte le luci, comprese quelle della macchina, alzi gli occhi al cielo e rimani senza fiato. Emozioni forti ti invadono e nella maggior parte delle situazioni ti commuovi.

E’ successo a me. La mia è stata una ricerca in luoghi dove molti non proverebbero nemmeno, inizialmente, per poi arrivare li a circa 1400 metri di altitudine e vederla ad occhio nudo.

Immensa, forte, ti avvolge in un turbine infinito. Li capisci quanto è impossibile fotografare qualcosa credendo di riprodurre esattamente la realtà. Perché il nostro occhio quando osserva qualcosa non è mai fermo, si muove e con esso costruisce la sua immagine, che è diversa da persona a persona.

Il principale obiettivo di noi fotografi è quello di cercare in tutti i modi possibili non di riprodurre la realtà esatta delle cose (il bello dell’occhio umano sta proprio nel fatto che è irriproducibile con la tecnologia) ma cercare di rendere un’immagine come fosse un movimento, un insieme di tante piccole immagini che vicine tra di loro ti fanno notare qualcosa che senza non avresti notato. Un insieme di movimenti che obbligano, nel modo più bello che esiste, l’occhio umano a muoversi e muovendosi a creare delle immagini nell’immagine che generano emozioni, per ricreare ciò che non vediamo razionalmente…Occhio, mente, emozioni.

 

Inizialmente pensai “Non riuscirò mai a fotografare la via lattea se non a 2000 metri di altitudine!” ma poi dovetti ricredermi.

Una sera d’estate, dopo attenti studi su come fare e cosa sapere per fotografare la via lattea, mi dissi che era il momento di provare a fare qualcosa di diverso.

Uscì con un mio carissimo amico e collega di fotografia e andammo non a 1000 metri di altitudine, non a 2000 ma a 0 metri.

Si proprio cosi’! Al mare…e precisamente a Ostia Lido (RM)

Li cercammo un posto buio e privo, per modo di dire perché in città un minimo di luce la si trova sempre, di fonti luminose ed osservammo il cielo. Un cielo molto scuro, pieno di stelle. Qualcosa di diverso notai. Ad un certo punto in qualche parte del cielo si formavano dei piccoli aggrovigliamenti di stelle che seguivano una scia precisa…non si vedeva molto la via lattea, forse quasi per niente.

Fu allora che puntai la mia reflex dritto verso l’orizzonte, bloccai per bene il cavalletto, presi il telecomando e scattai una foto (30 secondi, ISO 1600 obiettivo Samyang 14 mm f2/8)….

Rimanemmo a bocca aperta…tutte le intuizioni erano state corrette…Eravamo felici! Straparlavamo, ridevamo…avevo fotografato la via lattea ad Ostia! Si perché quando una cosa non la si vede ad occhio nudo non è detto che non ci sia!

 

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

 

Cercai sul web ma non trovai nulla riguardo la via lattea ad Ostia….forse ho cercato male…ma in fondo non era questo il principale obiettivo. Fondamentalmente avevo fatto una foto che nella maggior parte dei casi si fa in montagna.

Di cosa mi sono munito?

  • Reflex
  • Treppiede resistente
  • Obiettivo grandangolo molto luminoso (in questo caso Samyang 14mm f/2.8 fisso)
  • Telecomando controllo remoto
  • Torcia per muoversi nel buio
  • Applicazione per cellulare che individua le stelle e la via lattea (ES. Star Chart)

La via lattea di solito la si vede meglio d’estate, sorge verso le 10.30 a sud per poi spostarsi verso sud-ovest. La si vede fino alle 3.30 circa. Dopo sarà buona cosa prepararsi per una fantastica alba 🙂

E’ necessario allontanarsi il più possibile da fonti luminose, che ci sia cielo sereno (o al massimo pochissime nuvole sparse se si vuole creare qualche effetto particolare), e che sia assente la luna (luna nuova) oppure assicurarsi che sia ancora al di sotto dell’orizzonte.

Osservare bene il meteo e memorizzare bene gli orari in cui sorge e cala la luna.

Per i dettagli sulle fasi lunari non può mancare questo prezioso LINK che spesso utilizzo prima delle uscite notturne. Disponibile anche nella sidebar in home-page.

In fase di post produzione il RAW risulterà poco luminoso probabilmente oppure con delle imprecisioni. Li possiamo sfruttare la tecnologia (senza esagerare) e con contrasti e luminosità far uscire la propria via lattea a proprio gusto e piacimento.

Per le impostazioni di scatto è consigliabile utilizzare la regola dei 600. Ovvero dividere 600 per la lunghezza focale utilizzata. Ad esempio se la lunghezza focale è 50 si fa 600/50 e si ottiene il tempo di scatto in secondi, ovvero 12 secondi. Ma non è una regola da eseguire alla lettera. Dipende da molti fattori. Tipo di macchina, ISO supportati, focale e altro. Diciamo che se ci aggiriamo attorno ai 15/25 secondi (anche 30) dovremmo stare tranquilli. Generalmente gli ISO si impostano a circa 800/1600 e bisogna scattare alla massima apertura del diaframma. Il tutto serve per non avere il mosso delle stelle (che già dopo 20 secondi si inizia a notare).

Mettiamo bene a fuoco un oggetto (albero, mulino, casa, altro) oppure impostiamo la messa a fuoco a infinito (o meglio pochi millimetri prima dell’infinito).

Da quì bisogna fare tante tante prove. Fino ad ottenere quello che cerchiamo o quello che ci emoziona 🙂

I prossimi articoli saranno sulla post-produzione della via lattea e su altri luoghi da scoprire. Magari qualche startrail? Chissà c’è tanto da scoprire! Parleremo di nuovo di Ostia e anche di Castelluccio di Norcia…ed una piccola sorpresa a Termoli (Molise).

Notti magiche…

 

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

MilkWay Ostia Lido (RM-IT) 30sec. ISO 1600, 14 mm Samyang f/2.8 Antonino Scordo Photo

 

Buona Luce a tutti!

TI E’ PIACIUTO L’ARTICOLO? FACCELO SAPERE! LASCIA UN COMMENTO QUI’ SOTTO…TI COSTERA’ SOLO QUALCHE SECONDO :-)

 

per ulteriori consigli su altre tecniche

Antonino

 

Antonino Scordo. Fondatore del blog Immagini In movimento (www.immaginiinmovimento.com) Un blog nuovo, un blog in movimento…sarà sempre diverso e tante novità verranno inserite. Condividere, raccontare la fotografia e il mondo.

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